Dott.ssa Anna Mezzena
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA
Si tratta di un supporto finalizzato ad alleviare il disagio in situazioni di vita specifiche, circoscritte e definite, derivanti da un momento temporaneo di crisi o di stress, o quando si deve prendere una decisione importante. Ci si riferisce a quelle situazioni che per loro natura non possono essere modificate o "lette" diversamente.
Vengono esaminati e discussi gli aspetti della situazione problematica: l’origine e la sua evoluzione, la presumibile diagnosi, le risorse che è possibile attivare e le strade percorribili per alleviare il disagio, la possibilità di coinvolgere altri specialisti, ecc…
Un esempio di situazione su cui lavorare potrebbe essere: prendere una decisione su cambiare o meno lavoro, usare modalità di comunicazione e confronto più efficaci, affrontare al meglio un trasferimento, gestire diversamente l'organizzazione familiare. Se dovessimo fare un esempio, potremmo riferirci a queste situazioni utilizzando la metafora del nodo, che a un certo punto si presenta nella nostra vita, normalmente lineare.
L'obiettivo è fornire un aiuto concreto affinché la persona risolva o impari a gestire le proprie difficoltà autonomamente, grazie alla proprie risorse personali e possa così raggiungere e mantenere uno stato di benessere.
La durata del percorso è soggettiva e quindi variabile e può concludersi nel momento in cui siano stati raggiunti gli obiettivi prefissati.
SOSTEGNO E CONSULENZA PSICOLOGICA
Psicoterapia è una parola che deriva dal greco antico e significa "cura dell'anima".
E' un percorso terapeutico che prende avvio quando la persona sente che il suo problema coinvolge tutte o quasi tutte le aree di funzionamento.
Un esempio di queste situazioni potrebbe essere: incapacità di costruire legami sentimentali duraturi, sensazione costante di non essere all'altezza delle situazioni, timori e preoccupazioni generalizzate, paure e fobie specifiche che condizionano lo svolgimento delle normali attività quotidiane. Utilizzando la metafora del nodo, una problematica da trattare in psicoterapia potrebbe essere simile a una matassa in cui ogni nodo è collegato ad altri.
Capiamo subito che in questi casi si rende necessario un cambiamento profondo e duraturo, che passa per prima cosa attraverso la conoscenza di sé e dei meccanismi (per lo più inconsci e automatici) che si mettono in atto.
Esistono diverse forme di psicoterapia. Il mio approccio è di tipo cognitivo-comportamentale
Anche per quanto riguarda la psicoterapia la durata del percorso è variabile e soggettiva, ma normalmente più lunga rispetto alla consulenza. Rispetto alla consulenza infatti, la psicoterapia si propone di andare più in profondità e di determinare un cambiamento riguardante tutte le sfere della persona. Alla fine del percorso, i pazienti affermano infatti di "vedere e sentire in modo diverso".
PSICOTERAPIA
EMDR viene dall’inglese "Eye Movement Desensitization and Reprocessing", ovvero desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari. La desensibilizzazione è riferita alla riduzione di intensità dell'emozione percepita mentre si sta richiamando l'evento traumatico. La rielaborazione si riferisce ai ricordi degli eventi traumatici che non sono stati adeguatamente elaborati nel momento in cui si sono verificati. I movimenti oculari sono solitamente utilizzati per fare in modo che i due emisferi prendano parte alla procedura di elaborazione.
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Quando si usa?
Si usa per elaborare avvenimenti che la persona ha vissuto come traumatici o per le problematiche legate allo stress. Si basa sul modello di elaborazione adattiva dell’Informazione, secondo cui l’evento traumatico vissuto dal soggetto viene immagazzinato in memoria in forma grezza, senza essere elaborato, contenendo i segni, gli odori, le voci, i sentimenti, i pensieri e le sensazioni corporee proprie di quell'evento. I ricordi così immagazzinati vengono tenuti separati dalle reti mnestiche che costituiscono il nostro sistema di memoria, in una sorta di rete separata. Di conseguenza, il contenuto della rete che conserva il ricordo traumatico, non cambierà.
In ogni momento può accadere che uno stimolo esterno vada a toccare il contenuto della rete, che potrebbe ripresentarsi nella sua forma più pura e originaria e che porterebbe a rivivere quelle sensazioni del passato, con un'intensità emotiva non appropriata all'evento che si sperimenta nel presente. Le informazioni ”congelate” e racchiuse nelle reti neurali, non riuscendo a essere elaborate, continuano a provocare disagio nel soggetto, fino a portare all'insorgenza di patologie come il disturbo da stress post traumatico (PTSD) e altri disturbi psicologici.
I traumi che si possono trattare con l'EMDR sono di diverso tipo, proprio perché ognuno di noi vive come traumatiche situazioni diverse. Può essere vissuto come traumatico un incidente, così come una bocciatura, uno scarso accudimento durante l'infanzia, la sensazione di non essere mai abbastanza, un lutto, un trasferimento, e così via.
E' per questo che l'EMDR, oltre che essere la terapia d'elezione per il Disturbo da Stress Post traumatico, viene utilizzato come terapia anche in disturbi di altro tipo (ansia, depressione).
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Come funziona?
L'EMDR è una metodologia completa che utilizza i movimenti oculari (o altre forme di stimolazione alternata destra/sinistra) per trattare disturbi legati a esperienze traumatiche.
Durante una seduta EMDR ci si focalizza sul ricordo dell’esperienza traumatica considerando tutti gli aspetti del trauma: cognitivi, emotivi, comportamentali e neurofisiologici. Il terapeuta utilizza un protocollo strutturato e guida il paziente nella descrizione dell'evento traumatico.
L’obiettivo dell’EMDR è quello di ripristinare il naturale processo di elaborazione delle informazioni presenti in memoria per giungere ad una risoluzione adattiva attraverso la creazione di nuove connessioni più funzionali. Una volta avvenuto ciò, il paziente può vedere l’evento disturbante e se stesso da una nuova prospettiva. Al termine della seduta di EMDR, quando il processo di rielaborazione ha raggiunto la risoluzione adattiva, l’esperienza è usata in modo costruttivo dalla persona ed è integrata in uno schema cognitivo ed emotivo positivo.
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Perché i movimenti oculari?
I movimenti oculari destra-sinistra, o altre forme i stimolazione alternata, riproducono nel cervello ciò che avviene durante la fase di sonno REM, che ha una funzione molto importante nell'elaborazione e nell'immagazzinamento delle informazioni. Portano inoltre a un incremento dell'attività del sistema parasimpatico, implicato nel rilassamento (riduzione del ritmo cardiaco e aumento della temperatura corporea).
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E' un metodo sicuro?
Certamente. E' riconosciuto come metodo evidence based per il trattamento dei disturbi post traumatici, approvato, tra gli altri, dall’American Psychological Association (1998-2002), dall’American Psychiatric Association (2004), dall’International Society for Traumatic Stress Studies (2010) e dal nostro Ministero della salute nel 2003. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, nell’agosto del 2013, ha riconosciuto l’EMDR come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi ad esso correlati.
L’efficacia dell‘EMDR è stata dimostrata in tutti i tipi di trauma, sia per il Disturbo Post Traumatico da Stress che per i traumi di minore entità.
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Psicotraumatologia - TECNICHE EMDR
Secondo Jon Kabat-Zinn, fondatore della mindfulness, mindfulness significa "prestare attenzione in un modo particolare: con intenzione nel momento presente, in modo non giudicante".
L'obiettivo è quello di eliminare la sofferenza inutile, esercitando comprensione, consapevolezza al momento presente e accettazione profonda di qualunque cosa accada attraverso un lavoro attivo con i propri stati mentali.
Sia il cognitivismo che la mindfulness danno molta importanza al ruolo che i pensieri hanno nel determinare emozioni e comportamenti.
Le tecniche mindfulness consentono di imparare una nuova relazione con il proprio corpo e le proprie esperienze, frenando e inibendo le risposte automatiche che portano ai circoli viziosi che ci fanno soffrire.
Le tecniche mindfulness riguardano soprattutto la pratica di esercizi in cui lo scopo è prestare attenzione, in modo aperto e non giudicante, al momento presente. Gli esercizi di consapevolezza possono riguardare il proprio respiro, i gesti quotidiani, l'ascolto, il camminare, il mangiare, la scansione del proprio corpo.
Sono istruttrice di protocolli MBSR e MBCT.